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Chi siamo

Il feudo del Barone Mistretta

La tenuta de “Le Aromatiche di Girafi” sorge proprio ai piedi dell’omonimo monte, in arabo giraf (rupe o strapiombo), nell’ex feudo di proprietà del Barone Mistretta, nel territorio del Comune di Mussomeli.

La scelta di cambiare

Ammaliato dai profumi del timo, dell’alloro, della menta; conquistato dalla spontaneità con cui l’origano, in greco “splendore della montagna”, domina speroni di roccia impervi e solitari; affascinato dalla naturalezza con cui erba cipollina, rosmarino, maggiorana e finocchietto, fioriscono e riempiono terre ricevute in eredità dalla moglie Rubina Mistretta, Gero decide che è il momento di reinventarsi. Quelle terre, fino ad allora seminate senza troppe pretese con cereali e legumi, meritano attenzione per poter dare le giuste e dovute soddisfazioni. Siamo intono al 2008 quando nel suo animo inizia a prendere sempre più piede l’idea che la bellezza di quel territorio e dei suoi frutti deve essere condivisa con chi sa apprezzare i piacere della tavola. Intuisce che, quelle erbe aromatiche, preziosi insaporitoti nella preparazione di carni, pesce, primi piatti e nella degustazione di formaggi, rappresentano il punto di volta nella sua vita.

Inizia così a dedicarsi con amore alla cura di un piccolo appezzamento, seguendo i tempi dettati dalle stagioni e dal territorio stesso. Inizia così a portare sulle tavole di amici e parenti i primi risultati del nobile lavoro della terra, della sua terra. Contemporaneamente si documenta sulle possibilità di crescita, scoprendo che il mercato agroalimentare italiano e estero è in forte espansione. È l’ulteriore conferma e slancio verso l’apertura di un vero e proprio laboratorio artigianale che possa soddisfare palati non più solo locali. È l’idea imprenditoriale che prende corpo in un’anima votata a riscoprire la genuina naturalezza dei frutti della terra. È la voglia di voler far conoscere e condividere un vero e proprio patrimonio gastronomico, che portano Gero e Rubina a partecipare alle fiere di settore. La prima in assoluto, nell’ottobre del 2012, il Salone del Gusto a Torino organizzato da Slow Food e, a seguire, nel mese di dicembre, la Fiera dell’artigianato a Milano. È un successo. È la conferma, ancora una volta, che la strada percorsa è l’unica da seguire, è quella vincente e necessaria. La produzione viene così ampliata con nuove coltivazioni leguminose, che gli aromi ben accompagnano nei piatti di una clientela sempre più vasta, fino a comprendere la pasta e i pesti.

In tale contesto fiore all’occhiello e motivo d’orgoglio diventa ben presto la produzione di cece nero: una cultura antica abbandonata in passato per la poca resa produttiva, ma dalle qualità organolettiche impareggiabili. Gero lo riporta ad uno splendore nuovo: molitura e pastificazione al naturale per una pasta davvero genuina e dal sapore unico.

Perfino il poeta locale Franco Maida ha voluto omaggiare con una poesia la genuinità di queste terre e di un “uomo che caparbiamente dissoda solchi fertili spargendo le sementi di origano e di menta, di maggiorana rosmarino e timo, di prezzemolo e salvia sempreverde incensi di preghiera e di natura, a profumare i sogni delle vita.

Oggi, Le Aromatiche di Girafi, hanno fatto breccia in tutta l’Europa, iniziando già a sca­lare i mercati esteri e, in particolare, Rio de Janeiro, dove l’origano è fortemente apprezzato dai buyer locali, con richieste che superano di gran lunga le aspettative previsionali.